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Lettera ai cittadini di auguri di Buona Pasqua

Cari Polizzani
mai avrei pensato di potere vivere i giorni che stiamo vivendo. Nessuno di noi poteva immaginare di doversi difendere da un minuscolo virus chiudendosi in casa per così tanti
giorni. Mai avrei potuto immaginare di dovere trascorrere alcuni giorni della mia vita per proteggere la salute di tutti i miei concittadini. Non potevamo mai immaginarlo perché
avevamo tanta fiducia nella scienza, nell'economia, nella politica mondiale. E' bastato un minuscolo virus per farci capire che la nostra vita è seriamente in pericolo perché la scienza, l'economia e la politica mondiale sono impotenti. Tutto il mondo adesso si trova senza alcuna difesa di fronte a questo virus. Siamo stati costretti a ritirarci in casa per evitare che il virus ci colpisse.
In vista della Pasqua, che quest'anno avrà un sapore assai diverso da quella di tutti gli altri anni, sento il bisogno di farvi arrivare un augurio particolare. Questa Pasqua è diversa da tutte le altre perché ha il sapore di quella prima Pasqua che hanno vissuto tanti anni fa gli Ebrei quando anche loro furono costretti a starsene in casa prima di vivere la libertà. Oggi anche il nostro stare in casa ci porterà alla libertà. Ne sono certo. Questo virus ci costringerà a cambiare la nostra società. Quando lasceremo le nostre case troveremo fuori un mondo nuovo fatto di macerie, è vero, ma anche un mondo che attende la ricostruzione. Nulla sarà più come prima perché siamo stati costretti ad abbandonare quella corsa veloce per sentirci cittadini di un mondo che non sentivamo più nostro.
Qualcuno paragona i giorni che ci vedranno uscire dalle case alla ricostruzione del secondo dopoguerra. Io, che non ho partecipato a quella esperienza, ritengo che quando
lasceremo le nostre case dovremo rimettere in piedi la nostra Città e il nostro territorio madonita.
In quest’opera di ricostruzione non serviranno più le stupide polemiche politiche che hanno accompagnato gli ultimi giorni del mondo che ci sta lasciando. In quest’opera di
ricostruzione non serviranno più i falsi capitali che fino a qualche giorno fa tenevano in piedi un'economia che dalla nostre parti ha fatto scappare i giovani alla ricerca del benessere. In quest’opera di ricostruzione non serviranno più le tante parole che fino ad alcuni giorni fa si sprecavano per elaborare progetti sociali che non sarebbero stati realizzati.
Per ricostruire la nostra Polizzi abbiamo bisogno di gente laboriosa e buona che sappia mettere al primo posto il servizio e il bene comune. Per ricostruire la nostra Polizzi abbiamo bisogno di gente intelligente e aperta al dialogo che sappia costruire i tanti ponti necessari a far ripartire l'economia. Per ricostruire la nostra Polizzi abbiamo bisogno di una classe politica dirigente che abbandoni gli schieramenti di partito che si sono infranti quando siamo stati costretti ad entrare tutti nelle nostre case.
Buona Pasqua concittadini.
Sarà davvero una buona Pasqua perché la vivremo con le persone a noi più care. Sarà una Pasqua vera perché per una volta siamo costretti ad abbandonare lo sfrenato consumismo nel quale vivevamo la santa Pasqua. Sarà una Pasqua vera perché siamo costretti a riflettere sulla nostra vita e sul nostro destino.
Buona Pasqua concittadini.
Buona Pasqua ai nostri anziani che con dignità vivono dentro le loro case. Buona Pasqua agli ammalati che in casa soffrono in silenzio. Buona Pasqua ai medici e al personale
sanitario che ci aiutano a combattere il potente virus. Buona Pasqua alle forze dell'ordine che senza risparmiarsi fanno in modo che la nostra permanenza in casa sia sicura. Buona Pasqua ai tanti insegnanti che dalle proprie abitazioni stanno portando avanti un’educazione nuova per i nostri ragazzi e i nostri giovani. Buona Pasqua ai tanti volontari dell’ANC e dell’AOPCS che stanno trasformando i problemi in gara di solidarietà.
Buona Pasqua al nostro Vescovo Giuseppe che ci fa sentire la sua presenza di Padre.
Buona Pasqua al nostro Parroco Nicola che non fa mancare alla nostra città il suo ministero sacerdotale.
Buona Pasqua concittadini.
Al Patrono della nostra città, San Gandolfo, chiedo di proteggere i polizzani ovunque si trovino. A san Gandolfo, cui la nostra città dedica sette mercoledì dopo Pasqua, chiedo di non farci mai mancare la sua amicizia soprattutto in questi giorni di prova.
Per vivere questa Pasqua all'insegna della comunità, chiedendovi di restare a casa, invito tutti, nella giornata di Domenica, ad esporre dal proprio balcone o dalla propria finestra di casa, un lenzuolo bianco. Non sentiremo tra le strade il tradizionale Augurio di Pasqua, ma guardando le lenzuola esposte percepiremo lo stesso Augurio che
si sprigiona da ogni nostra abitazione. E' il segno che ci siamo, che viviamo, che vogliamo andare avanti. E' il segno che la nostra comunità è viva. Chiederò ai volontari
di fotografare le nostre strade piene di lenzuola bianche e mostrerò a tutti che Polizzi è viva ed è pronta a risorgere. Mostrerò a tutti il nostro augurio comunitario di Buona
Pasqua.
Con l'affetto che mi lega sempre di più a voi, auguro a tutti una Serena e Luminosa Santa Pasqua.


Giuseppe Lo Verde
sindaco di Polizzi Generosa
nei giorni del coronavirus